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Museo dell’Aceto Balsamico – Spilamberto

La storia e le tecniche per la produzione dell’oro nero di Modena

Museo dell'Aceto Balsamico
Tutto l'anno Emilia-Romagna -Spilamberto (Modena)  Arte-Cultura-Storia | Cibo-Vino | Musei-Mostre-Visite

Il Museo del Balsamico Tradizionale si trova a Spilamberto in provincia di Modena nella Villa Comunale Fabriani.
Il Museo r
appresenta una specie di porta di ingresso nel mondo dell’Aceto Balsamico: infatti attraverso le sue sale è possibile scoprire le caratteristiche tecniche e gli oggetti legati alla produzione di questo inimitabile prodotto. E per di più immergersi nel fascino dei profumi e dei gusti, con tutte le sue inebrianti sfumature.

L’Aceto Balsamico è un particolare tipo di aceto dall’aroma intenso e caratteristico e dal colore bruno. Si ottiene dalla fermentazione del mosto d’uva che viene cotto ad una temperatura di almeno 80 gradi centigradi.

Deve poi subire un lungo processo d’invecchiamento (almeno 12 anni) in speciali botti di legno che possono essere di rovere, castagno, ciliegio, gelso, ginepro, e che sono chiamate acetaie. 

Il Museo propone anche una sala suggestiva che riproduce l’interno della botte: il “luogo” per eccellenza della storia, della produzione e della magia del Balsamico. Questa sala raccoglie in cinque sezioni gli strumenti e i momenti topici del processo che fa nascere il “nettare nero”.

Dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto si susseguono storie e tecniche antichissime, fino alla costruzione delle botti e all’acetaia, Vengono presentati in rassegna strumenti per il trattamento delle viti, pigiatrici, paioli di rame. 

È anche riprodotta una “bottega di bottaio”, con i legni della tradizione (come il rovere, il castagno, il gelso e il ginepro), la loro naturale stagionatura (fonte di aromi e profumi per l’aceto) e la lavorazione, rigorosamente artigianale, che li trasforma in botti, della capacità variabile tra i dieci e gli ottanta litri.

Infine, al Museo del Balsamico Tradizionale si incontrano le storiche cinque botti che furono della Famiglia Fabriani (XVIII secolo) e ad esse è stata affiancata una batteria moderna costituita da 10 botticelle.

In apposite teche sono esposti oggetti a carattere didascalico e pubblicazioni storico-scientifiche che ricostruiscono il percorso del Balsamico nei secoli.

INFORMAZIONI UTILI
Il museo è aperto tutto l’anno
Per vedere i giorni e gli orari di apertura, vai al sito>>>
La prenotazione è sempre consigliata al numero 059 781 614 o inviando una mail>>>
Ingresso a pagamento>>>
Sono consigliati la mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro
Vedi anche la pagina facebook del museo>>>

Fonte foto museo dell’Aceto balsamico
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