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Museo del Teatro alla Scala – Milano

Uno dei musei teatrali più importanti al mondo. Con anche una ricca biblioteca

Museo del Teatro alla Scala - Milano
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Il Museo del Teatro alla Scala di Milano conserva un inestimabile patrimonio di cimeli che ricostruiscono la storia del teatro dall’antichità a oggi: costumi, bozzetti scenografici, lettere di compositori, ritratti, autografi musicali e strumenti musicali antichi.

Il Museo prende vita nel 1911 con l’acquisto ad un’asta parigina della collezione privata dell’antiquario Giulio Sambon e fu inaugurato ufficialmente l’8 marzo 1913.
L’acquisto fu reso possibile da una sottoscrizione pubblica a cui aderirono molti esponenti della classe dirigente milanese e i protagonisti del mondo musicale: il duca Uberto Visconti di Modrone presidente del Teatro alla Scala, Giacomo Puccini, Umberto Giordano, Arrigo Boito, Ettore Modigliani, il tenore Enrico Caruso, gli editori Ricordi e Sonzogno, a cui si aggiunse uno stanziamento del Governo.

Durante la seconda guerra mondiale le collezioni del Museo teatrale furono nascoste in luoghi sicuri e al termine della guerra, dopo la ricostruzione del teatro devastato da un bombardamento nel ’43, il museo fu riallestito ad opera di Fernanda Wittgens, prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera.

Oggi il Museo ospita i busti in marmo e i ritratti di numerosi compositori, direttori d’orchestra e artisti dell’ambito musicale europeo degli ultimi due secoli, strumenti musicali antichi, alcuni dipinti che raffigurano il Teatro alla Scala nelle diverse epoche, un quadro di Angelo Inganni mostra la facciata della Scala nel 1852, quando l’ingresso al teatro era ancora a ridosso dei palazzi e la piazza non esisteva.

Tra le molte opere di pregio esposte nel Museo del Teatro alla Scala:
• un virginale del secolo XVII (un tipo particolare di spinetta) realizzato da Francesco Guaracino e completamente decorato;
• una collezione di porcellane delle manifatture artistiche di Capodimonte, Doccia e Meissen che raffigurano maschere della commedia dell’arte, musicanti, strumenti musicali e ballerini;
• una raccolta di vasi antichi che raffigurano danzatori, strumenti musicali antichi, spettacoli di gladiatori e una raccolta di lucerne e statuette di danzatrici e acrobati;
• una raccolta di marionette e burattini della tradizione italiana a partire dal settecento, con marionette veneziane, pupi siciliani, burattini dello scultore bergamasco Enrico Manzoni e di Francesco Campogalliani; e perfino alcune marionette birmane.

La Biblioteca
La Biblioteca “Livia Simoni”, annessa al Museo, contiene volumi di storia e critica teatrale, manoscritti, testi e copioni, fotografie di scena, partiture musicali. Oltre al nucleo originario di 10.000, volumi ha ricevuto diverse donazioni e lasciti testamentari come quelli del critico teatrale e commediografo Renato Simoni (40.000 volumi), dell’attore Ruggero Ruggeri, dello scrittore Arnaldo Fraccaroli.
La Biblioteca custodisce oltre 150.000 volumi che ne fanno una delle più importanti al mondo nell’ambito teatrale, lirico, musicale e della danza.
Fanno parte del patrimonio rari volumi a partire dalla fine del quattrocento su rappresentazioni di tema sacro e profano e favole pastorali, edizioni illustrate di pregio del seicento e un gran numero di esemplari autografati e postillati.

INFORMAZIONI UTILI 
Vedi orari di apertura e costi di ingresso>>>
Sono consigliati la mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro
Vedi anche la pagina Facebook del Museo>>>
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